Ukiyo-e

Ukiyo-e, significa "mondo fluttuante", si riferisce alla cultura giovane e innovativa che fiorì nelle città di Edo (oggi Tokyo), Ōsaka e Kyōto che rappresentavano una realtà a parte (1603-1868).

Ho immagini di opere in alta risoluzione...centinaia di opere dei più conosciuti (ma anche dei meno conosciuti) artisti scultori e pittori di quella che per quasi trecento anni è stato il modo di "vedere" la vita quotidiana, i paesaggi e le genti del Giappone. Un tempo questo era il modo in cui si "fotografava" e proprio la vera fotografia (nata a metà dell'ottocento) ha portato al graduale declino di questa forma d'arte molto amata da Vincent Van Gogh, Monet e tanti altri illustri artisti occidentali

L'antico mestiere

Una stampa ukiyo-e non veniva creata da un solo artista, ma prevedeva l’opera di quattro persone: pittore, incisore, stampatore, editore.

Il disegno veniva eseguito dal pittore a inchiostro su carta trasparente che veniva poi incollata sul blocco di legno di ciliegio (la matrice base). L’incisore quindi intagliava il legno secondo le linee di disegno. La matrice fondamentale era stampata in nero, venivano poi tirate un certo numero di copie che servivano all’artista a indicare i vari colori. Prove che poi tornavano all’intagliatore che realizzava le altre matrici, una per ogni colore, mentre la carta per la stampa veniva prima applicata sul blocco che riproduceva il solo disegno, poi sui blocchi impregnati dai diversi colori. La carta per le stampe doveva quindi essere molto resistente e con un ottimo potere assorbente: la migliore era quella ottenuta dal gelso. L’inchiostro o il colore veniva sparso direttamente sulla matrice e l’impronta si otteneva frizionando il rovescio del foglio con un tampone.

*da Sakura Magazine